Premetto subito che sono contrario ad articoli del tipo “Personalizzare Linux per farlo apparire come Mac OS X”.
E sono convinto che nell’identita’ di un sistema operativo contribuisce anche l’aspetto estetico.
Ma ho sempre dato piu’ importanza alle tecnologie che ci sono alla base: usabilita’, semplicita’, consistenza, integrazione, interoperabilita’, stablita’, velocita’, licenza.
Riportando queste considerazioni sul piano estetico, ero convinto che il look di OS X era superiore a quello di Windows o di Linux a causa delle tecnologie che ci stanno alla base: Quartz, PDF, compositing e caratteri tipografici.
Ed ero altrettanto convinto che Linux non avrebbe potuto eguagliare la qualita’ visiva di OS X (se non con KDE4) perche’ le tecnologie che ha alla base non sono complete quanto quelle del sistema operativo della mela.
Ho dovuto ricredermi dopo aver letto e testato questo articolo.
Come possessore di un Mac ho potuto effettuare un confronto diretto. Identici.
Percio’ agli amanti delle personalizzazioni, se non volete sentirvi presi in giro per il color “marroncino tendente al gabinetto” di Ubuntu, sbalordite i vostri amici con effetti speciali.
Mac OS o Linux?
Ma ricordate sempre che il mondo open source non rimane a guardare e studia e sforna in continuazione “concept ideas” che non sono dipendenti da politiche commerciali.
Pensate al progetto Tango, al progetto ubun2design ed al progetto dell’italianissimo Andrea Cimitan (che adesso e’ sviluppatore di Clearlooks), Murrina, di impatto estetico notevole.
Tra l’altro proprio ieri e’ apparsa una news nel blog di Cimi riguardante Gummy, un nuovo stile per Clearlooks, che personalmente ho apprezzato molto.
Linux stà facendo grandi passi avanti, e da utilizzatore di windows stò cominciando ad apprezzarlo.
Adesso che ubuntu ha una veste decente e una usabilità quasi alla portata di tutti, credo sia arrivato il momento di togliere il dual boot 😉